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A ogni ciclo mette un cucchiaio di legno nella lavastoviglie: un’abitudine insolita ma incredibilmente efficace

By Rosanna Marrazzo , on 11 Dicembre 2025 à 15:28 - 3 minutes to read
scopri perché mettere un cucchiaio di legno nella lavastoviglie a ogni ciclo è un'abitudine insolita ma incredibilmente efficace per migliorare la pulizia e proteggere i tuoi utensili.

Un cucchiaio di legno infilato nella lavastoviglie a ogni ciclo fa discutere e incuriosire.

Il gesto sembra bizzarro, però i risultati stupiscono: piatti più asciutti, addio odori stagnanti, filtri che durano.

Dietro l’abitudine c’è un gioco tra umidità, circolazione d’aria e vecchia saggezza di cucina che vale la pena scoprire.

A ogni ciclo mette un cucchiaio di legno nella lavastoviglie: ecco cosa succede davvero

La posata viene incastrata tra sportello e guarnizione per creare una minuscola fessura.

Il vapore esce lentamente, la condensa non ricade sui bicchieri e il carico si asciuga meglio.

In molte cucine italiane il trucco ha ridotto i tempi di asciugatura fino al 20 %: piccolo gesto, effetto enorme.

Perché il legno solitamente non va in lavastoviglie

Il legno è poroso; assorbe acqua e detersivo, poi si deforma col calore.

I cicli moderni sfiorano i 70 °C, abbastanza per far aprire micro-crepe che liberano schegge nei cibi.

Detergenti alcalini strappano gli oli naturali lasciando il materiale secco e fragile, peggio se il ciclo eco è troppo lungo.

Il trucco del cucchiaio di legno per piatti più asciutti e senza odori

Usato come semplice “distanziale”, il cucchiaio resta al sicuro perché non subisce la lunga esposizione dell’intero lavaggio.

Viene inserito solo negli ultimi dieci minuti, quando l’acqua è già scaricata ma l’interno resta saturo di vapore.

L’umidità sfugge, le guarnizioni non restano bagnate e i batteri che amano l’ambiente chiuso perdono terreno.

Benefici collaterali: filtri più puliti e minor consumo di energia

Meno vapore interno significa anche sedimenti ridotti nei filtri, quindi manutenzione dilazionata di settimane.

Con piatti già quasi asciutti non serve il programma extra-dry: diverse famiglie, test 2025 in Trentino, parlano di un risparmio medio annuo di 15 kWh.

Chi abita in zone dure aggiunge che il calcare si deposita meno perché l’interno dell’apparecchio resta meno umido fra un ciclo e l’altro.

Buone pratiche 2025 per curare gli utensili in legno fuori dalla lavastoviglie

Lavaggio rapido a mano, acqua tiepida e sapone neutro: due passate bastano.

Asciugatura immediata con panno morbido, mai sotto il sole diretto, mai vicino ai fornelli accesi.

Ogni mese una carezza di olio minerale alimentare o cera d’api ridona elasticità e fa brillare la venatura, gesto antico quanto efficace.

Come capire se un oggetto ama davvero la lavastoviglie

Un simbolo con piatto e gocce d’acqua certifica la sicurezza in macchina, l’assenza di marchi invece invita alla prudenza.

Acciaio inox, ceramica, silicone alimentare: questi materiali sopportano calore e detersivo senza drammi.

Se il dubbio resta, vale la regola d’oro di ogni cuoco di casa: meglio perdere un minuto al lavello che un utensile amato per sempre.

A 38 anni, sono una geek dichiarata e appassionata. Il mio universo ruota attorno ai fumetti, alle ultime serie TV di culto e a tutto ciò che fa battere forte il cuore della cultura pop. Su questo blog vi apro le porte del mio piccolo ‘regno’ per condividere con voi i miei highlight personali, le mie analisi e la mia vita da collezionista

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